Androni CIPI: al giro dell'Emilia ufficialmente Campioni d'Italia 2011 |
Quartetto Androni campione italiano |
Ottobre 2011: sul podio del Giro dell’Emilia, Gianni Savio invita i suoi a salire e a schierarsi dietro lo striscione “Androni Cipi: campione d’Italia 2011” e alle spalle c’è un grande Giro d’Italia. Obiettivi centrati, applausi per tutti.
«Siamo tutti molto contenti - esordisce con orgoglio Giovanni Ellena, dal 2005 direttore sportivo del team piemontese - perché siamo riusciti a centrare il doppio obiettivo che ci eravamo prefissati. Un risultato importante, certamente non facile da raggiungere per una squadra che conta solo sedici corridori e ha la necessità di far convivere l’esigenza di disputare un grande Giro e al contempo di spalmare le forze dei suoi ragazzi lungo tutto l’arco della stagione».
Un “obbligo” figlio del ciclismo moderno.
«Sicuramente sì. Con una formazione di sedici elementi come la nostra, è impensabile di essere sempre al vertice e diventa quindi inevitabile porsi degli obiettivi, anche perchè bastano un infortunio o un calo di forma per rischiare di mettere in ginocchio l’intera squadra. Per esempio, i nostri sudamericani hanno lottato per il piazzamento in tutte le corse a tappe della prima metà di stagione, Giro d’Italia compreso, ed era inevitabile che dopo lo stacco non riuscissero più a ritrovare il colpo di pedale di quel periodo. L’abilità dello staff tecnico dev’essere proprio quella di gestire gli uomini in riferimento agli obiettivi e alle energie».
Serve un grande lavoro di squadra, quindi.
«Esatto e devo dire che quest’anno più che mai abbiamo avuto a disposizione un gruppo di grandi professionisti. Lo spirito di gruppo, infatti, è stato indispensabile per superare momenti difficili, come l’ultima settimana del Giro che è stata veramente durissima. Ma se devo dire la verità, questo spirito non ci ha sorpreso: sin dal primo ritiro, praticamente un anno fa, avevamo notato questa compattezza, questa coesione, questa voglia di essere protagonisti di un grande progetto che poi si è tradotta sulla strada in ottimi risultati».
E pensare che vi è mancato un Roberto Ferrari nel motore...
«Roberto è un grande lottatore, pensate che in Austria ha ottenuto un terzo posto in una tappa nonostante fosse già indebolito dalla mononucleosi. La sua assenza ha pesato tanto sull’economia della squadra e sono convinto che, se non avesse avuto problemi, sarebbe riuscito a mettere qualche stoccata vincente e avrebbe potuto lottare per un posto in nazionale».
CTA in preparazione del campionato italiano quartetto |
Il 2011 ha segnato anche il “debutto” della vostra collaborazione con il Coach Team Assistant del professor Fabrizio Tacchino: quale il bilancio di questa collaborazione?
CTA durante una sessione Test |
A proposito di obiettivi: traguardi confermati anche per la prossima stagione?
«Ne parleremo in concreto durante i primi ritiri, ma sostanzialmente possiamo dire di sì. Attendiamo che venga ufficializzata la nostra presenza al prossimo Giro d’Italia e prepareremo l’appuntamento con grande attenzione. E poi inseguiremo il terzo titolo italiano consecutivo: per il prestigio e perché, al momento, è l’unica strada valida per conquistarsi un biglietto d’invito per la corsa rosa».
CTA - Da sinistra: Tacchino, Compri, Bragato e Michelusi |
Finora abbiamo parlato di Androni Cipi, adesso ci racconta un po’ chi è Giovanni Ellena?
Il DS Giovanni Ellena in ammiraglia |
di Paolo Broggi
da tuttoBICI di Novembre
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(Fabrizio Tacchino, Diego Bragato, Marco Compri, Mattia Michelusi)
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