Come volete partire in questa stagione 2012?
«Affrontiamo la nuova stagione con la determinazione di sempre, che è poi la nostra grande caratteristica. L’obiettivo, è chiaro, è sempre vincere, ma l’importante è onorare le corse come abbiamo sempre fatto».
Gianni Savio affronta la sua ventottesima stagione da team manager con l’entusiasmo di un ragazzino e una contagiosa voglia di fare: «Abbiamo allestito una squadra competitiva, confermando tutti i nostri uomini di punta ad eccezione di Angel Vicioso che ha ricevuto una mega offerta da parte della Katusha. Possiamo vantarci di aver rilanciato anche lui, come tanti altri corridori, e siamo orgogliosi di averlo riportato nel ciclismo che conta».
Partito Vicioso, è arrivato Felline.
«Un ragazzo nel quale credo molto: quando ho saputo che si era liberato, ho fatto di tutto per riuscire ad ingaggiarlo. Ritengo abbia ampi margini di miglioramento, tenendo conto del fatto che ha soli ventun anni».
Cambiano gli uomini, ma le caratteristiche del vostro team rimangono però quelle di sempre.
«Puntiamo sullo spirito di gruppo, che ci ha sempre fatto ottenere grandi risultati. Siamo una squadra ben amalgamata con uomini che possono curare la classifica nelle grandi corse a tappe come Rujano, Sella e Serpa, con attaccanti indomiti e con un velocista come Roberto Ferrari, che lo scorso anno è stato l’unico sprinter a finire un Giro durissimo, prima di essere fermato dalla mononucleosi. E quest’anno al suo fianco è chiamato a far bene un giovane interessante come Omar Bertazzo: anche lui ha avuto problemi fisici, a novembre è stato operato alle tonsille, ma ora è in rampa di lancio. Tra i volti nuovi segnalo il neoprofessionista Antonino Parrinello, anche lui attaccante di razza, e Salvatore Mancuso al quale offriamo l’occasione del rilancio. Infine ci sarà il giovane spagnolo Moreno che ha vinto quest’anno la Coppa di Spagna. E poi...»
Dica.
«Nel 2011 mi hanno colpito molto la determinazione e la continuità di risultati di Rubiano Chavez: ha vinto in Giappone, ha colto grandi piazzamenti, ha sempre combattuto per il risultato. Per questo ho voluto che corresse con la Androni Cipi».
Obiettivo principale del 2012?
«La partecipazione al Giro d’Italia. Attendiamo con serenità l’invito per una corsa che abbiamo sempre onorato: riteniamo, nella nostra storia, di essere una delle squadre se non “la” squadra che più di ogni altra è stata protagonista al Giro. E quest’anno puntiamo dichiaratamente al podio dopo le due vittorie di tappa dello scorso anno, il settimo posto di Rujano e il record di aver piazzato per 15 tappe su 21 almeno un uomo nei primi 10 dell’ordine d’arrivo».
L’altro obiettivo è lo scudetto?
«Per noi è motivo di grande orgoglio quello di correre con il tricolore sulla maglia dopo aver vinto il campionato italiano a squadre per due anni consecutivi. Per noi e per i nostri sponsor il calendario italiano è importante, per questo schieriamo sempre gli uomini migliori e puntiamo a fare risultato».
Correte tanto anche all’estero: la vostra stagione inizierà infatti con la doppia trasferta in Argentina e in India.
«Anche questa è sempre stata una nostra peculiarità. Affrontare una doppia attività non è facile, per questo probabilmente arriverà un diciottesimo uomo (dovrebbe essere l’eterno Alessandro Bertolini). Determinante in questa chiave è la preparazione che anche quest’anno sarà seguita dal Coach Team Assistant del professor Fabrizio Tacchino con i suoi collaboratori (Mattia Michelusi, Diego Bragato e Marco Compri). Sarà dura anche per noi tecnici, visto che Marco Bellini ha intrapreso una attività extraciclistica (si occupa di una azienda vinicola e di agriturismo, ndr) che lo porterà a ridurre il suo impegno ciclistico: della squadra si occuperanno in primis Giovanni Ellena e Roberto Miodini».
E poi c’è Gianni Savio...
«Io cerco sempre di dare il massimo contributo possibile. Finché la passione mi aiuta».
da tuttoBICI di gennaio a firma di Paolo Broggi
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(Fabrizio Tacchino, Mattia Michelusi, Diego Bragato e Marco Compri)
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